Marshall Vian Summers
Dicembre 25, 2014
Oggi parleremo dei Giorni Santi in questo Giorno Santo, in cui si onora uno dei grandi Messaggeri inviati sulla Terra dall’Assemblea Angelica. Anche se questa non è la data esatta della sua nascita, è celebrata qui.
I Giorni Santi rappresentano un ricordo della tua Fonte, della tua origine e del tuo destino e, se praticato veramente, un ricordo dello scopo superiore, anche se non puoi ancora definirlo, che ti ha portato nel mondo.
Sei qui per uno scopo, il che significa che hai un destino nell’essere al mondo—un destino che va oltre i tuoi pensieri, i tuoi piani e i tuoi obiettivi, in attesa del momento in cui sarai pronto per iniziare a prepararti.
Ciò che rende santi i giorni è il ricordo, il volgere la mente verso il Cielo e verso ciò che il Cielo ha posto dentro di te per seguirlo, La Conoscenza più profonda molto al di sotto della superficie della mente.
Ogni giorno in cui questo può essere praticato e considerato è un giorno santo. Perché devi costruire il tuo ponte verso Dio come Dio ha già costruito il suo ponte verso di te. E ogni giorno in cui pratichi veramente, seriamente, intenzionalmente, dedicandoti allo sforzo e all’impegno, costruisci questo ponte—la tua parte del ponte che deve essere costruita da te.
Non è solo una questione di credo o di associazione o di rituale o di visitare la moschea, la chiesa o il tempio. L’attività santa consiste nel costruire un impegno, un luogo nella tua mente in cui si svolga— un luogo sacro, uno spazio nella giungla dei pensieri e delle influenze del mondo, un luogo sacro, un luogo di impegno e di ricordo, un luogo di preghiera, un luogo di resa e di sottomissione.
Tu non sai di cosa hai veramente bisogno nella vita, al di là dei requisiti di base che sono necessari per vivere in un ambiente fisico come questo. Devi quindi pregare affinché questo ti venga rivelato.
Questo richiede un approccio serio, un approccio umile. Perché Dio non è qui per costruire l’idea che hai di te stesso, ma per riportarti allo scopo per cui sei venuto e alla forza, all’umiltà e alla misericordia che ti serviranno per affrontarlo nel tempo. Questo è ciò che rende santo questo giorno e tutti i giorni in cui pratichi e ti impegni, santo.
Perché il tuo ricordo di Gesù, di Muhammad, di Buddha o dei grandi profeti di un tempo deve essere un ricordo della tua antica relazione con la tua Fonte, perché questo è ciò che le loro vite hanno dimostrato e continuano a dimostrare, riverberandosi attraverso tutte le riflessioni del tempo—dell’epoche, della civiltà, della storia, dell’espansione della consapevolezza umana, della scienza, dell’educazione, di tutto.
Ciò che permea tutti questi sforzi e attività è il ricordo della tua Fonte. E se questo ricordo è vero e autentico, e se ti sei liberato a sufficienza dall’oppressione religiosa e dalle costrizioni culturali, sarai in grado di vedere chiaramente che sei stato mandato qui per uno scopo, che non puoi definire da solo. Perché deve esserti rivelato nel corso del tempo. Per questo, devi prepararti.
Dio ha inviato la grande preparazione ora a tutte le tribù e a tutti i popoli della Terra, per fare i Passi verso La Conoscenza, l’intelligenza più profonda che Dio ha posto all’interno di ogni persona, in attesa di essere scoperta—data in un linguaggio così semplice, così chiaro, eppure con una profondità così grande che non si può esaurire; data in un linguaggio così semplice e chiaro da essere tradotto facilmente, con un minimo di distorsione, con un minimo di confusione; data con la ripetizione in modo che ogni frase possa essere compresa più chiaramente, più efficacemente, più puramente.
Questo è ciò che si pratica nei Giorni Santi—i giorni del ricordo, della confessione, della sottomissione, della riverenza per la propria vita e per quella degli altri. [Questo è] un giorno di misericordia; un giorno in cui non giudichi e non condanni gli altri o te stesso; un giorno in cui pratichi una grande tolleranza a questo proposito; un giorno in cui sospendi le tue credenze, le tue convinzioni, i tuoi atteggiamenti in modo da poter ascoltare e percepire e sentire, al di là delle normali ossessioni e preoccupazioni della tua mente.
Da dove sei venuto, ogni giorno è santo, ma non ci sono giorni non santi, quindi questi pensieri non si presenteranno mai. Ma in questa vita, in questo mondo, ci dev’essere uno sforzo e un ricordo. Ci deve essere un approccio e un mezzo di preparazione. Non si tratta semplicemente di recitare le scritture o di eseguire un rituale in un ambiente religioso. È qualcosa di più puro che può essere fatto ovunque, da chiunque e in qualsiasi circostanza.
È il tuo onesto appello a conoscere il tuo scopo superiore e, attraverso questo, a riallacciare i rapporti con coloro che ti hanno mandato nel mondo, coloro che rappresentano la fonte della tua vita e lo scopo del tuo essere qui—cose che non puoi definire da solo, cose che nemmeno la religione stessa può definire appieno, perché vanno ben oltre la consapevolezza e la comprensione umana.
Che tu sia stato istruito o meno al pensiero religioso, l’impegno deve essere puro e privo di preoccupazioni umane, ammonimenti umani e idee fisse nella mente affinché questo impegno sia chiaro ed efficace.
Qui rinunci a ciò che pensi e credi, anche alle tue credenze religiose, per un periodo di tempo, per aprire la tua mente alla rivelazione—la rivelazione della tua vera natura e della relazione con la tua Fonte e con coloro che ti hanno mandato nel mondo, che vegliano su di te anche adesso.
Qui puoi osservare le date di nascita di tutti i grandi Messaggeri, perché tutti provengono dall’Assemblea Angelica. Sono stati tutti inviati da Dio in un momento cruciale di svolta nell’evoluzione e nella crescita dell’umanità, nell’espansione e nel cambiamento della civiltà umana— un Piano così perfetto, così grande, così ampio che nessuna mente al mondo potrebbe concepire.
Perché Dio non parla solo per questo momento, ma anche per il futuro. E Dio ha parlato ancora una volta in un momento di massima sfida e travaglio, mentre l’umanità si trova ad affrontare un mondo in cui le risorse stanno diminuendo e la popolazione è in aumento; un periodo di sconvolgimenti; un periodo di turbamento e instabilità ambientale; un periodo diverso da qualsiasi altro che si sia mai verificato nella storia e nella memoria dell’umanità.
Dio ha parlato di nuovo e nessuno al mondo può dire che Dio non possa parlare di nuovo—nessun santo, nessun profeta, nessun messaggero, nemmeno l’Assemblea Angelica può dire cosa farà Dio in seguito. Dio agisce quando Dio vuole. Questo è al di là della conoscenza umana e della comprensione umana.
Affinché questi giorni siano santi, devi comprendere ciò che Noi vi stiamo dicendo qui oggi, altrimenti la vostra osservanza sarà superficiale. Servirà solo a rafforzare le vostre idee e nozioni su voi stessi e sul mondo che vi circonda. Ma queste sono solo le vostre idee e quelle degli altri. Il santo impegno non ha ancora avuto luogo.
Devi rinunciare alla tua comprensione per una maggiore comprensione. E in questi tempi di pratica e di osservanza, questo è ciò che devi fare, vedi.
Qui non consegni la tua vita a Dio, perché Dio ha bisogno della tua intelligenza. Dio ha bisogno della tua esperienza terrena. Dio ha bisogno delle tue capacità qui sulla Terra per portare avanti il Grande Piano.
Devi essere il capitano della tua nave, ma solo Dio sa dove sta andando, qual è il suo vero carico e il significato del viaggio stesso.
Qui non puoi abbandonare completamente la tua mente, perché la tua mente deve avere un consigliere superiore che la guidi, una relazione superiore che la unisca, un amore superiore che la guarisca, uno scopo superiore che le dia una direzione.
Dovete ascoltare le parole di cui Noi parliamo, o la santità sarà solo un’idea, un pensiero, una convinzione. Venererai persone, luoghi e cose invece della tua Fonte. Anche la grandiosità delle cerimonie religiose ti affascinerà, ma non è ancora l’impegno sacro di cui parliamo oggi.
I giorni sacri che vengono commemorati in memoria dei grandi Profeti e Messaggeri sono un’opportunità per voi di sperimentare questo, una tregua dalla vostra vita sociale, dalla vostra vita secolare; un’opportunità per impegnarvi in una relazione più profonda con la Fonte della vostra vita e con coloro che vi hanno mandato nel mondo, che vegliano su di voi anche adesso.
Tutto questo è misterioso. Non puoi capirlo. Ma devi imparare a partecipare a ciò che non puoi capire, altrimenti la tua mente rimarrà piccola e governata dal mondo e dalle forze del mondo, dalle persuasioni del mondo, dall’angoscia e dalla rabbia del mondo, dall’oppressione e dalla corruzione del mondo.
Questo è ciò che ha dovuto fare Gesù. Questo è ciò che ha dovuto fare Muhammad. Questo è ciò che ha dovuto fare il Buddha, permettere che la loro comprensione venisse eclissata—non da una fede più grande, ma da una direzione più grande—per essere guidati al di là della loro comprensione al servizio del mondo che non potevano nemmeno vedere o capire, al servizio del futuro, che era ben al di là della loro esperienza attuale in quel momento.
Puoi lodarli, ma l’impegno è davanti a te. Non sei alla loro altezza, ma devi imparare dal loro esempio. Devi praticare ciò che hanno praticato loro, forse in misura minore all’inizio, ma comunque l’impegno è lì che ti aspetta.
Dio è con te, ma tu stai guardando dall’altra parte, con la mente presa dal mondo—i tuoi progetti, le tue paure, i tuoi giudizi, i tuoi ricordi ossessionanti, i tuoi scoraggiamenti, le tue oppressioni, la tua vita sovraccarica di lavoro, la tua vita senza uno scopo superiore che la guidi.
Per essere un vero seguace di uno dei grandi Messaggeri, devi prepararti alla tua rivelazione personale, che è ciò di cui parliamo oggi. Non è una cosa grandiosa, ma sarà l’esperienza più importante della tua vita e ti fornirà tutto ciò che cerchi all’esterno ma che non riesci a trovare.
La realizzazione, il significato, l’incoraggiamento e la forza devono provenire da questo impegno, altrimenti sarai un prigioniero del mondo e nulla di più. Non importa quanto grandi siano le tue convinzioni, anche se sei il capo della chiesa o della moschea; anche se sei un grande oratore religioso, così eloquente con le parole, sarai comunque un prigioniero qui—non ancora liberato, non ancora veramente guidato, non ancora veramente ispirato.
Non pensare che ciò che Noi ti stiamo dicendo sia al di là di te o che sia un compito troppo grande, o troppo opprimente o troppo confuso da considerare, perché il tuo cuore risponderà se sarai abbastanza libero di rispondere. Sei stato creato per questo. Non sei stato creato per essere uno schiavo del mondo, uno schiavo della povertà o della ricchezza, o uno schiavo solo degli obblighi familiari.
Sei stato creato per uno scopo più grande. Anche se la sua espressione sarà semplice e umile nel mondo, si tratta di uno scopo superiore per via della sua Fonte, per via di ciò che serve, che è al di là della comprensione umana perché non serve solo a tutti coloro che ti circondano e che conosci, ma al mondo intero come parte del Grande Piano di Dio.
Questa è la benedizione che Noi vi portiamo oggi—un invito, un incoraggiamento, con rispetto, valorizzando la vostra vita come facciamo Noi. Ti stiamo dando un percorso chiaro attraverso il labirinto e la giungla della comprensione e della confusione umana.
Ti stiamo offrendo una via d’uscita da una situazione disperata verso una vita più grande, più grande non solo in termini di circostanze, ma anche in termini di esperienza—la tua capacità di apprezzare ogni piccola cosa meravigliosa, la tua capacità di essere felice nel momento, la tua capacità di vedere le persone con misericordia invece che con condanna, la tua capacità di vedere la tua vita come un’opportunità continua di entrare in contatto con la tua Fonte e di prepararti per la missione e lo scopo più grandi per cui sei venuto e che rappresentano l’unico vero significato del tuo essere qui.
Lascia che questi santi giorni siano un richiamo, quindi, un’opportunità per vedere oltre la tua prospettiva attuale, un’opportunità per aprirti alla Grazia—senza petizioni, senza cercare dispense, senza cercare di usare Dio come una sorta di servo personale, perché questo è arrogante e sciocco e non avrà mai un buon risultato.
Tu vieni per dare te stesso, per offrire te stesso, e per questo Dio ti dà una pratica, un modo per prepararti, perché hai bisogno di prepararti. Non puoi andare da nessuna parte senza questo. E la tua volontà di prepararti, giorno dopo giorno, a prescindere dalle tue esperienze quotidiane, è la tua risposta a Dio. È il modo in cui commemori la tua relazione costruendo la tua parte del ponte verso la tua Fonte.
Questo è il tuo lavoro da fare. Pregare e credere è solo una parte dell’equazione. Devi costruire il ponte, seguendo il percorso che Dio ti ha dato—un percorso più grande che è davanti a te ora.